Puglia

una regione vocata alla viticoltura

il territorio

La Puglia vanta circa 800 Km di costa e può idealmente essere divisa in zone con caratteristiche territoriali e climatiche diverse, che individuano distretti vinicoli ben definiti, diversi fra loro, ed ancorati saldamente ai rispettivi vitigni tipici.
Le tre zone principali dove si producono i vini pugliesi sono: Daunia ed Alta Murgia (a nord); Bassa Murgia e Valle d’Itria (al centro); Salento (a sud).

Dai monti della Daunia alle coste ventilate e sabbiose del Salento, la regione presenta una varietà territoriale davvero ampia, che rende i vini pugliesi così diversi fra loro.

Grazie al sole, al mare, al vento ed alla particolare composizione dei terreni, questi vini acquistano una struttura ed una riconoscibilità che hanno pochi uguali sul territorio nazionale.

IL TERRITORIO

le tre zone principali dove si producono i vini pugliesi
Daunia ed Alta Murgia

Daunia ed Alta Murgia

Daunia - Situata nelle parte più settentrionale della regione, è delimitata ad est dal Gargano (che la protegge dai venti freddi) e degrada verso il Tavoliere. I terreni di questa zona sono ricchi di sostanze minerali, hanno buona capacità drenante ed offrono un’ottimo habitat per molti vitigni. Fra quelli a bacca nera ricordiamo il famosissimo Nero di Troia, il Montepulciano e l’Aglianico. Fra quelli a bacca bianca spiccano il Bombino bianco, il Trebbiano ed il Montepulciano. La Daunia è coperta dalla denominazione Daunia I.G.P e conta svariate D.O.P

 

Le Murge - Il territorio si estende dal Tavoliere fino quasi alla provincia di Bari, degradando verso la costa. L’Alta Murgia, nella parte nord è zona carsica, ma il territorio è ricco di falde acquifere. Scendendo verso sud, il terreno diventa quello tufaceo della zona di Castel del Monte, i cui declivi arrivano quasi al mare nelle zone di Barletta e Trani. Il vitigno principe della zona è il Nero di Troia, caratterizzato da note floreali e speziate e che, in purezza, dà uno dei vini pugliesi più eleganti e fruttati. Anche in queste zone troviamo il Bombino bianco e nero, l’Aglianico, il Montepulciano e la Malvasia bianca.

Bassa Murgia e Valle d'Itria

Bassa Murgia e Valle d’Itria

Le Murge - Scendendo verso sud, arriviamo alla Bassa Murgia, patria di uve a bacca rossa, dove spicca il vitigno Primitivo.

Tutta la Murgia appartiene alla denominazione Murgia I.G.P

 

La Valle d’Itria - Si tratta di una depressione carsica conosciuta per la coltivazione di vitigni a bacca bianca, da cui originano vini con aromi estremamente gradevoli e buona acidità.

Le aree coltivate a vite hanno un’altitudine compresa fra i 350 ed i 420 metri, ed i pendii sono dolci.

Le varietà principali coltivate in questa zona sono la Verdeca ed il Bianco d’Alessano.

salento

Salento

Punta estrema della Puglia, circondato dal mare e molto conosciuto per le sue spiagge e le sue bellezze naturali, è un territorio fondamentalmente pianeggiante, molto assolato, con un clima mediterraneo, caratterizzato da costanti brezze marine, che contribuiscono ad una sana crescita delle viti.

I principali vitigni della zona sono quelli a bacca rossa, fra cui spicca il già citato Negroamaro da cui deriva un vino caratterizzato da sentori di liquirizia e macchia mediterranea.

Molto diffusi anche la Malvasia Nera, presente in tutte le D.O.P del territorio, ed il Primitivo. Sono presenti anche vitigni a bacca bianca, come Malvasia bianca, Verdeca e Fiano.

Ovviamente tutta l’area è coperta della denominazione Salento I.G.P.

VITIGNI AUTOCtONI

  • vigneti terrasolata
    Il vitigno autoctono è una particolare varietà di vite utilizzata per la produzione di vino, coltivato e diffuso nella stessa zona storica di origine del vitigno stesso, trattasi quindi di un vitigno non trapiantato da altre aree. Ogni vitigno autoctono presenta una sua caratteristica e distintiva forma e colore del grappolo, del chicco e delle foglie e conferisce al vino, da esso ottenuto, alcune caratteristiche organolettiche ben precise e tipiche.
    - TERRASOLATA -