Cibo Eros e Vino nella cultura del S.P.Q.R.

Barialto Golf Club - 22 Marzo 2017 - Casamassima (Ba)

Un “Divertissement” saporito e brioso che il prof. Aldo Luisi (già Ordinario di letteratura latina nell’Università di Bari) ha dettato a tutti i Rotariani. Gli argomenti sono stati trattati con grande delicatezza ed estremo divertimento conducendo alla scoperta dell’eros legato al cibo e al vino.

Storia del costume e degli usi in voga nel mondo antico, nella Roma imperiale, attraverso le poesie, i racconti e le confidenze dei poeti latini. Un’intensa carrellata, quasi una “galoppata” alla scoperta del personalissimo rapporto cibo-eros-vino di Virgilio, Orazio, Tibullo, Properzio, Ovidio. Passando dal quasi astemio Virgilio, a cui si deve l’alto tributo di conoscenza per le tipologie di vitigni descritte nel II libro delle Georgiche, al potere anestetizzante di Tibullo, che utilizza il vino per lenire ogni dolore amoroso, o come Properzio che usa “il nettare degli dei”, prima, durante e dopo gli incontri amorosi; per Ovidio è strumento indispensabile per chi pratica l’arte della seduzione e per Orazio, in fondo, il vino è un fondamentale elemento del convito al quale conferisce note di allegria e spensieratezza.

Il prof. Luisi ha evidenziato gli effetti benefici del consumo moderato di vino rosso (2 bicchieri al giorno), utile a contrastare l’invecchiamento, la buona sessualità e la prevenzione delle malattie coronariche. “L’unica felicità è godersi la vita; mangiare, bere, consumare il patrimonio nei piaceri: questo sì che è vivere”, cosï scriveva Seneca in una lettera a Lucilio (123, 10) a sottolineare come fossero importanti la buona tavola ed il buon vino e l’EROS naturalmente.

Una serata interessante alla scoperta dei vizi, delle virtù e dei piaceri nei quali si abbandonavano libenter il Senato e il Popolo romano (S.P.Q.R.).